Giovani Velisti sullo Snipe
Nicola Gerin racconta il suo Italiano Juniores, l'Europeo e ci dice cosa pensa dello Snipe. Nicola quest'anno, oltre ad aver vinto l'Italiano Juniores, ha partecipato a due Europei, quello Juniores ad Almeria e quello assoluto ad Oslo (come prodiere). Il merito del buon risultato ottenuto a Pescara va sicuramente a Laura che ha navigato con me, ma personalmente mi sento in dovere di ringraziare Pietro Fantoni. In questa stagione Pietro mi ha dato la possibilità di regatare come suo prodiere, così ho potuto imparare molti trucchetti utili specialmente in un campionato juniores con cosi tanti novizi. Pietro mi ha sempre dato fiducia in barca e a terra, mi ha sempre aiutato in tutti i modi. Tutti i suoi buoni consigli e la sua buona barca mi hanno permesso di essere sempre veloce e quindi tranquillo.
Nicola Gerin racconta il suo Italiano Juniores, l’Europeo e ci dice cosa pensa dello Snipe.
Nicola quest’anno, oltre ad aver vinto l’Italiano Juniores, ha partecipato a due Europei, quello Juniores ad Almeria e quello assoluto ad Oslo (come prodiere).
Il merito del buon risultato ottenuto a Pescara va sicuramente a Laura che ha navigato con me, ma personalmente mi sento in dovere di ringraziare Pietro Fantoni. In questa stagione Pietro mi ha dato la possibilità di regatare come suo prodiere, così ho potuto imparare molti trucchetti utili specialmente in un campionato juniores con cosi tanti novizi. Pietro mi ha sempre dato fiducia in barca e a terra, mi ha sempre aiutato in tutti i modi. Tutti i suoi buoni consigli e la sua buona barca mi hanno permesso di essere sempre veloce e quindi tranquillo.
Dalla mia esperienza personale di 420 e Laser penso di poter dire che sono poche le derive più tecniche dello Snipe. Quindi, andandoci, si ha solo da imparare. Per me poter regatare con Pietro è stato utile sia ai fini della tattica, sia ai fini di comprendere a pieno una barca così complessa e ricca di finezze.
Partecipando al Campionato europeo giovanile assieme a Filiberto Perdisa, (che da buon laserista si è dimostrato un “animalo” da cinghia quando le condizioni lo richiedevano), ho scoperto che in altre nazioni, come ad esempio in Spagna, il movimento di snipisti juniores è molto più vivo rispetto al nostro. Basti considerare che all’Europeo eravamo quasi 45 barche e solo 5 non spagnole.
Il livello tra i giovani in Spagna è ottimo, direi, basti pensare che il campione in carica, ad Oslo, si trovava fino all’ ultimo giorno in nona posizione.
Io ho scoperto che lo Snipe non richiede troppo impegno dal punto di vista fisico appunto perché, essendo una barca molto tecnica, con la capacità di messa a punto si possono compensare le poche ore di mare, cosa che invece non si può fare in altre derive come ad esempio il Laser, dove ti devi allenare sempre. In questa stagione con Pietro sono sempre riuscito a conciliare gli impegni di studio con le regate (Nicola è iscritto al primo anno di ingegneria).
Io mi auguro, come molte persone in questa classe, che i giovani vengano invogliati ed aiutati sempre di più ad avvicinarsi a questa realtà. Personalmente ho un bel ricordo di tutte le regate fatte su queste barche, fin dalla prima a prua di Stefano Longhi (Italiano 2004 all’Isola d’Elba). Ho sempre trovato persone competenti e disponibili come ad esempio Enrico Michel, che è stato il primo ad affidarmi il timone di una sua barca per un iIaliano junior a Sanremo. Poi ho corso più volte con le barche di Stefano Longhi, ma anche Fabio e Daniela Rochelli mi hanno sempre dispensato buoni consigli.
Quest’anno ho avuto anche il piacere di conoscere la passione e l’entusiasmo di Alberto Perdisa che mi ha permesso di andare assieme a suo figlio a disputare l’Europeo Junior in Spagna.
Le potenzialità per far crescere anche dei giovani all’interno della Classe ci sono, la volontà di molte persone pure, la voce tra i giovani nei circoli si sta spargendo. Ora bisogna solo sfatare il mito diffuso nei miei coetanei che pensano che lo Snipe non possa planare.
Il 2011 sarà il mio ultimo anno da juniores. Spero di riuscire a disputare il Mondiale junior con Giovanni Coccoluto attuale Campione del Mondo Laser Radial, che mi ha dato la sua disponibilità, in assenza di regate Laser. Parlando con lui ho scoperto che gli farebbe piacere scoprire come si regola un albero, visto che in Laser non ha mai dovuto preoccuparsi di queste cose. Penso che se un giovane campione (“Laserista puro e casto”) come Giovanni si interessa allo Snipe, allora lo possano fare anche quei ragazzi che ora sono scettici perché hanno dei dubbi sulle prestazioni e sulla difficoltà di questa barca.
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